Ortodonzia dell'adulto - ortodonzia preprotesica
Le terapie ortodontiche che proponiamo vengono precedute da un’analisi clinica integrata, minuziosa ed approfondita, del complesso sistema muscolare e legamentoso che guida ed orienta la mandibola nello spazio, con un’analisi strumentale funzionale dell’articolazione temporo mandibolare.
Lo studio anatomico del sistema viene completato con l’analisi e lo studio cefalometrico del sistema cranio mandibolare.
La cefalometria da noi impiegata pertanto è strettamente correlata alla valutazione e registrazione assiografica della funzione e delle dinamiche dell’articolazione temporo mandibolare, in modo da poter identificare i valori angolari ideali con cui le cuspidi entrano in rapporto e lavorano con l’antagonista, o al contrario interferiscono in una situazione di trauma occlusale.
Quello che soprattutto differenzia l’ortodonzia da noi praticata, secondo la scuola del Prof.Sato del Kanagawa Dental College di Tokjo, non è tanto la ricerca dell’allineamento bidimensionale delle arcate dentarie, quanto l’orientamento tridimensionale dei piani occlusali e l’identificazione dell’angolo di disclusione delle cuspidi all’interno del sistema masticatorio.
Lo studio della genesi delle malocclusioni ha evidenziato come queste siano dovute al venir meno della capacità di compensazione e di adattamento del sistema occlusale rispetto a discrepanze insorte durante lo sviluppo e la crescita dei piani occlusali posteriori.
Il loro orientamento, se attentamente programmato, è in grado di risolvere gravi malocclusioni che, diversamente, avrebbero trovato una soluzione solo attraverso la chirurgia.
I tempi di trattamento, mediante la tecnica MEAW, a fronte di un maggior impegno sia da parte del paziente che dell’operatore, sono estremamente rapidi rispetto le tecniche tradizionali, dimezzando i tempi, dai tradizionali 24 mesi ai 13, 14 mesi,
con risultati stabili nel tempo.
I casi che possono essere trattati con particolare efficacia con questa tecnica sono le terze classi ed i morsi aperti che difficilmente trovano indicazioni con tecniche convenzionali che non siano chirurgiche.
La malocclusione, che non consente un corretto funzionamento del sistema, può pertanto essere studiata e misurata in termini numerici, correlando i piani occlusali alle misure antropometriche del capo ed alle inclinazioni sia delle eminenze articolari che all’inclinazione delle guide funzionali dei canini.
Le manifestazioni cliniche e le osservazioni che vengono messe in relazione consequenziale la malocclusione, sono fenomeni a cascata che possono essere osservati e documentati:
· Le faccette di usura degli elementi dentari sottoposti a trauma
· Recessioni gengivali marginali
· Recessioni parodontali, fino alla Malattia Parodontale o piorrea
· Disfunzione dell’articolazione con Lussazioni del menisco dell’articolazione temporo mandibolare
· Tensioni a carico della muscolatura di pertinenza eventualmente irradiate alle catene muscolari posturali
· Cefalee
Cervicalgie
Tutti i casi sono pertanto studiati mediante una serie di esami:
· Esame assiografico per documentare le dinamiche articolari e contemporaneamente per rilevare le inclinazioni delle eminenze condilari.
· Esame cefalometrico da effettuarsi sulla radiografia del profilo del cranio per correlare le inclinazioni delle guide incisali e canine con quelle delle eminenze articolari precedentemente rilevate dall’assiografia. Lo stesso esame ci fornirà le caratteristiche antropometriche del caso e fornirà ulteriori dati per definire un piano di cura anche in termini ortodontici.
· Valutazione clinica dei diversi muscoli e legamenti coinvolti nella funzione in esame con l’identificazione dei vettori muscolari.
Rilievo di modelli di studio delle arcate dentarie che andranno montati su un articolatore individuale impostato sui valori assiografici, per uno studio funzionale extraorale.
Tutti i dati assiografici e cefalometrici sono elaborati da un programma dedicato che consente di rilevare in modo dettagliato tutte le caratteristiche antropometriche e funzionali del sistema cranio mandibolare.
Esiste nel sistema una sorta di armonia geometrica che consente od ostacola il buon funzionamento dello stesso: la sintesi del nostro studio è quella di identificare ed interpretare questa geometria funzionale.
Solo una corretta diagnosi, formulata in base ad una accurata raccolta di dati diagnostici, consente di impostare un piano di cura che consegua non solo dei risultati funzionalmente ottimali, ma anche stabili nel tempo.
Non solo denti allineati ma, soprattutto, un sistema masticatorio che funzioni senza trasferire sulle strutture di supporto traumi e tensioni che, se presenti, sarebbero responsabili di ulteriori evoluzioni patologiche.
Molte malocclusioni dell'adulto,sostenute da problemi di natura scheletrica,possono essere corrette pianificando un trattamento mirato al compenso dentale della malocclusione,realizzando comunque, come obbiettivi finali del trattamento,una buona estetica dento-facciale e una corretta funzionalità occlusale.